Ordine Francescano Secolare d'Italia
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Primo Ordine Francescano

La storia del Primo Ordine Francescano e del TOR

«Il beato Francesco diede inizio all’Ordine dei frati minori, nella città di Assisi, la stessa dove egli nacque. Ascoltando un giorno le parole che il Signore disse ai suoi discepoli inviati a predicare, subito si alza per osservare ogni cosa con tutte le forze: si scioglie i calzari dai piedi, indossa una sola tonaca, ma vile, e per cintura prende una corda, e istituì la Religione dei frati minori nei dintorni di Assisi, presso Santa Maria della Porziuncola, nell’anno 1206, decimoquarto del pontificato di Innocenzo III, che approvò questo Ordine» (Gualtiero di Gisburn, FF 2316). 

Oggi, il Primo Ordine Francescano, fondato da san Francesco nel 1209, è costituito dai Frati Minori (OFM), Frati Minori Conventuali (OFMConv), Frati Minori Cappuccini (OFMCap). Tutte e tre le famiglie professano l’identica Regola approvata da papa Onorio nel 1223, ma hanno Costituzioni, tradizioni e caratteristiche proprie.

L’Ordine dei Frati Minori è una Fraternità proveniente dall’unione dei quattro nuclei in cui erano divisi i frati dell’Osservanza (osservanti, riformati, recolletti ed alcantarini). Leone X (nel 1517) e Leone XIII (nel 1897) hanno accordato ai Frati Minori il primato storico-giuridico ed una specie di primus inter pares, senza alcuna competenza diretta sugli altri Gruppi del Primo Ordine.

L’Ordine dei Frati Minori Conventuali è la Religione fondata con il nome di Frati Minori. A questa denominazione, fin dalla seconda metà del XIII secolo, si aggiunse la qualifica di Conventuali. Il termine, quindi, indica una particolare modalità di vivere l’ideale francescano «che chiedeva una vita religiosa più rispondente alle esigenze di studio e di apostolato cui la Chiesa li chiamava».

L’Ordine dei Frati Minori Cappuccini nasce nel 1525 con fra Matteo da Bascio, il quale, desiderando ritornare allo stile di vita in solitudine e penitenza, inizia un altro grande movimento di riforma, detto dei Cappuccini. Nel 1528, Matteo da Bascio ottenne, grazie alla mediazione della duchessa di Camerino, l’approvazione di papa Clemente VII.

Costituisce un Ordine mendicante, canonicamente autonomo all’interno della famiglia francescana, anche il Terzo Ordine Regolare (TOR). Esso deriva da un ramo del Terzo Ordine Francescano, formato da terziari penitenti che avevano scelto di vivere presso gli eremi, emettendo i Voti di povertà, castità e obbedienza. Furono approvati da papa Giovanni XXII nel 1323 e, in maniera definitiva, dal papa Leone X nel 1521.

Ai frati del Primo Ordine e del TOR è affidata dalla Chiesa la cura spirituale e pastorale dell’OFS in virtù dell’appartenenza alla medesima famiglia francescana. Tale cura si realizza mediante l’impegno fraterno dell’altius moderamen da parte dei Ministri generali che esercitano collegialmente simile competenza e dai Ministri provinciali, i quali assicurano l’assistente spirituale alle Fraternità di ogni livello. L’altius moderamen, assieme all’assistenza pastorale, garantisce la fedeltà dell’OFS al carisma francescano, la comunione con la Chiesa e l’unione con la Famiglia Francescana.

L’Assistente spirituale, ad ogni livello, pertanto, è vincolo di comunione tra il Primo Ordine o TOR e l’OFS, tra l’OFS e la Chiesa, in forza di una coessenzialità alla costituzione effettiva della comunione vitale e reciproca tra tutti i membri della Fraternità francescana, collaborando alla formazione iniziale e permanente dei francescani secolari.

Gli Assistenti nazionali e regionali formano le rispettive Conferenze degli Assistenti Spirituali: la CASIT (Conferenza degli Assistenti Spirituali d’Italia), relativa agli Assistenti nazionali e la CAS (Conferenza degli Assistenti Spirituali), riguardante gli Assistenti regionali (o/e provinciali). Ogni singola Conferenza ha il compito di coordinare l’Assistenza spirituale all’OFS, curare la formazione degli Assistenti, collaborare con il Consiglio OFS, promuovere l’interessamento dei frati per l’OFS, per la GiFra e per gli Araldini. 

Assistenza spirituale

Regola OFS art. 26. In segno concreto di comunione e di corresponsabilità, i Consigli ai diversi livelli, secondo le Costituzioni, chiederanno religiosi idonei e preparati per l’assistenza spirituale ai Superiori delle quattro Famiglie religiose francescane, alle quali da secoli è collegata la Fraternità Secolare.

Per favorire la fedeltà al carisma e la osservanza della Regola e per avere maggiori aiuti nella vita di fraternità il ministro o presidente, d’accordo con il Consiglio, sia sollecito nel chiedere periodicamente la visita pastorale ai competenti Superiori religiosi [Regola di Nicolò IV cap. 16] e la visita fraterna ai responsabili di livello superiore, secondo le Costituzioni.